Bonus Pos e codice tributo. Cosa sono e a chi sono rivolti

Nella Legge di Bilancio 2020 spunta il codice tributo per il Bonus Pos. Il Governo ha cioè introdotto un credito di imposta del 30% sulle commissioni per i pagamenti elettronici. Scopriamo di cosa si tratta.

Il Bonus Pos è una mano tesa agli esercizi commerciali, ai negozianti, ai liberi professionisti, che possono dal primo luglio 2020, beneficiare di un credito d’imposta del 30% sulle commissioni per le transazioni effettuate con pagamento da parte dei clienti mediante carte di credito, di debito o prepagate e altri strumenti tracciabili (per esempio Paypal). Del beneficio di tale bonus ne hanno possibilità sia le piccole imprese che i liberi professionisti. Ecco perché:

I negozianti e professionisti possono fruire del credito di imposta a condizione che i ricavi e i compensi inerenti all’esercizio dell’attività, relativi all’anno di imposta precedente ammontino a un valore non superiore a 400mila euro. Il bonus è utilizzabile esclusivamente tramite compensazione di credito di imposta a decorrere dal mese successivo a quello in cui sono state sostenute le spese ed è diretto a coloro che esercitano “attività di impresa, arte e professione”.

In sintesi, i titolari di partita IVA con ricavi o compensi fino a 400.000 euro hanno diritto al rimborso del 30% delle commissioni addebitate per i pagamenti con POS.

Con la risoluzione n. 48/E del 31 agosto 2020, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo “6916”,  denominato “Credito d’imposta commissioni pagamenti elettronici – articolo 22, decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124”.E’ questo il codice che l’impresa dovrà indicare sul modello F24.

Gli esercenti che vorranno ricevere il Bonus Pos dovranno per prima cosa comunicare all’Agenzia delle entrate tutte le informazioni necessarie per verificare se esistano tutti i requisiti per accedere all’agevolazione e in che termini.

Verificati i requisiti da parte dell’Agenzia delle Entrate, per ottenere il credito di imposta, l’impresa   presenterà richiesta tramite il modello F24 utilizzando i soliti servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.  Non ci sono altre modalità per ottenere il beneficio. In caso diverso l’operazione di versamento del credito di imposta verrà bocciato. Attenzione, quindi: il modello F24 va presentato esclusivamente tramite servizio telematico.

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