Le ultime novità del mondo legislativo-finanziario porteranno diversi cambiamenti al fine di incentivare i pagamenti tracciabili e i metodi di pagamento alternativi al contante. La nuova normativa non tocca solo i cittadini, ma porta conseguenze anche per i liberi professionisti. Cosa succederà? Dovrò dotarmi di pos? Probabilmente sì.
Normativa 2020: iniziative per incentivare i pagamenti tracciabili
Se ne sta parlando molto, e a ragione. Con la nuova legge di bilancio 2020 sono cambiate molte cose, fra le quali anche nuovi obblighi di tracciabilità delle spese detraibili. Dal 1° gennaio 2020, infatti, per richiedere le detrazioni fiscali Irpef del 19% degli oneri fiscalmente rilevanti sarà necessario aver effettuato i pagamenti tramite metodi tracciabili come bonifici, carte di credito e di debito e tutti i tipi di pagamento elettronico: insomma, niente contanti.
Quali sono i settori coinvolti?
Nella legge di bilancio si parla di oneri deducibili, ma quali sono esattamente? Ne citiamo alcuni, ma potete trovare qui l’elenco completo.
- spese sanitarie presso strutture private: rilevante per chi ha uno studio medico privato, o per gli studi dentistici, etc.
- spese per asili nido
- spese per attività sportive per ragazzi: siete coinvolti se avete una scuola di danza, gestite associazioni sportive e simili;
- spese per istruzione universitaria di figli a carico e per istruzione diversa da quella universitaria
- spese per addetti all’assistenza personale: parliamo in questo caso dei cosiddetti “badanti” e figure professionali simili
- spese funebri
- contributi associativi alle società di mutuo soccorso
- erogazioni liberali di diverso genere
- alcuni premi per assicurazioni
Le carte di credito e di debito sono il metodo di pagamento preferito dopo i contanti
È chiaro che questo è il momento giusto per investire nei metodi di pagamenti elettronici. Ma di quale genere?
Secondo una ricerca di Banca d’Italia, fra i metodi alternativi al contante, gli italiani preferiscono le carte. La statistica indica infatti con chiarezza che per i pagamenti di importo inferiore a 2000€, come la maggior parte delle spese quotidiane, le carte di credito e di debito sono il mezzo preferito. Nel grafico la linea viola indica il numero di operazioni eseguite tramite carte, mentre la linea rossa indica il numero di bonifici.
Devo avere un pos? L’obbligo legislativo.
Qui si apre un altro discorso importante. Le misure governative per incentivare i pagamenti elettronici non sono l’unico motivo per cui i liberi professionisti dovrebbero dotarsi di pos.
La legge di bilancio 2020 vuole infatti rendere effettivo l’obbligo di avere un pos per tutti i lavoratori autonomi. Tutti coloro che lavorano tramite partita IVA infatti dovranno avere un pos e permettere i pagamenti con esso entro il 1°luglio 2020.
Rifiutare i pagamenti elettronici prevede una sanzione di 30€ + 4% del valore della transazione. Non si tratta certo di una novità: l’obbligo di avere un pos era già stato imposto nel 2014 sotto il governo Monti, la novità sostanziale sta nella sanzione prevista per chi non dispone del pos.
Dovrò dotarmi di POS?
Sì. Tra incentivi statali, obblighi legislativi e clienti che hanno necessità di pagare con le carte non ci sono più scuse per non avere un pos. Bisogna solo scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.